Struttura

Il complesso conventuale è articolato intorno al chiostro, ristrutturato nel XVI secolo e chiuso a sud dalla chiesa; vi sono collegati inoltre altri edifici a uso residenziale e un’interessante corte rustica, con muro di cinta e portale verso la strada che risalgono al XII-XIII secolo.

La più antica sopravvivenza del complesso è il portale romanico che dava accesso al cortile del convento. Sulla muratura, poi inglobata nel muro di cinta, è presente un portale con arco a tutto tondo, che si vede sia all’interno del cortile, identificato come cortile colonico, che all’esterno. All’esterno il portale era sormontato da una lunetta, che presentava un affresco con la Beata Vergine. Nel 1971 venne invece collocato un bassorilievo con S. Francesco tuttora esistente.

 

La chiesa, a navata unica con tre altari, edificata alla fine del XIII secolo, vide un primo intervento di ristrutturazione a metà del XV secolo. L’edificio fu quindi allungato alla fine del Seicento e dotato di una nuova facciata di mattoni a vista nel Settecento.

La chiesa venne occupata dai soldati dell’esercito sabaudo durante il Risorgimento. Dopo la battaglia di Magenta (4 giugno 1859), quando i franco-piemontesi sconfissero gli Austriaci, alcuni alti ufficiali e lo stesso Vittorio Emanuele II si accamparono a Vimercate. L’attuale campanile non è originario, ma realizzato “in stile” negli anni 1907/1908, dopo che un fulmine aveva colpito il campanile originario. Sulle pareti della scala interna del campanile sono presenti affreschi, molto rovinati ma interessanti, che si possono datare intorno al 1340.